sabato 30 gennaio 2010

il tempo di far freddare l'earl gray...

Il mio amore non è dato per scontato. no no.
E' proprio svenduto a saldo.

Sono qui a specchiarmi in un té del colore dei miei capelli per capodanno...
ed il trancettino di salmone che ho mangiato a pranzo, tenta, seppur masticato, di risalire le mie correnti esofagee.
Sono arrabbiata. Arrabbiata come una Iena, come una biscia spagnola, come un'erinni.
Una luce mi illumina dal basso, i miei capelli seguono il flusso delle mie iree e nei neri cieli non volano notturni animali alati ma rancorosi anatemi pronunciati dalle mie labbra livorose e vermiglie.
Ok sto drammatizzando...mi ero fatta prendere dalla tastiera....
Però percepisco un'irrefrenabile voglia di assestare uno di quei calci rotanti alla chuck norris...
Oddio, mi vengono in mente almeno una decina di modi in cui potrei farmi male compiendo tale mossa...meglio evitare, meglio fingere d'essere pacifisti.
Fingerò di volere solo pace, bene e graziose colombe intorno a me...
Non rabbia, non distruzione, non falchi assassini pronti a scalfire cranei con le loro potenti beccate. colombe. colombe. colom....falchi. eccheccazzo.
e così, inconcludente ed incazzosa, passo, giuro, il mio ultimo sabato a casa, con Alastor, sul mio avambraccio, e lo accarezzo e gli spiego chi e come...

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