mercoledì 18 novembre 2009

Chianti, come sempre...

La serata è andata bene, mi dicevo...
Ero così nervosa. Non mi aveva promesso niente, era per me che la situazione non era chiara, però tutto è filato liscio.
Certo se magari non fossi arrossita in modo tanto evidente non appena l'ho visto...
Forse siamo davvero solo amici, forse non c'è qualcosa in più. Ma si!
Per poi tornare, con lo sguardo attento a seguire il discorso segretamente interrotto.
Di quante cose abbiamo parlato! La sua casa, i miei lavori, le sue storie, il suo garage, la mia strada, la mia gatta, la sua amica e poi chissà, già le parole si sovrappongono, già è tutto un po', un ricordo leggermente appannato dal vino fermo di stasera...
A due passi da casa, non vedevo l'ora di aprire la porta, richiuderla e togliermi questo vestito tanto grazioso quanto scomodo.
Sentivo quella lieve delusione tipica delle serate per cui negherai in eterno di aver nutrito qualunque aspettativa...
" Ecco, siamo arrivati..." lo interruppi.
"Ah, si..."
" E' stata una bella serata... di cui non ho capito il senso, comunque... grazie!"
" Si, sono stato bene anche io. Allora Buonanotte!"
Mi ha baciata sulle guance, ha quasi provato a stringermi la mano.
Se mi dava il bacio sulla fronte almeno c'era qualcosa di divertente da raccontare.
Eppure io la scintilla l'avevo sentita, c'era stata. Come ha fatto a venir fuori una serata così negata? Forse l'ho immaginata io questa scintilla, forse era un fuoco fatuo...
l'ho ricomprato l'affogato al caffé? speriamo di si...già poi stasera danno le repliche di Allie McBeal.
"Buonanotte!"
Sorrido giusto per il congedo, tiro fuori dalla borsa le chiavi, il portachiavi è sempre bello, ogni volta mi strappa un sorriso estivo, do il giro alla chiave, sto per entrare ma non posso.
" R. aspetta!"
Scesi con frettolosa e fortunata attenzione quei quattro gradini, in un secondo veloce ero proprio davanti a lui e, detto fra noi, non avevo un piano.
R. aspetta cosa? perchè? ci vuole un'idea. istantanea e geniale.
il vuoto, zero pensieri.
"Si?"risponde sorpreso...
Perchè mi caccio sempre in queste situazioni dannatamente imbarazzanti e gratuite! e ora?
" Io, io devo...dovrei...nel senso...io volevo...posso darti un bacio?"
Prima che rispondesse, forse per la superficiale tensione del momento, incorniciai celere il suo viso tra le mie mani e lo baciai...
breve.
"non hai atteso il mio consenso."
Imbarazzata, mortificata e leggermente divertita.
Prima che potessi pronunciare la scusa che avevo sulle labbra, mi strinse a sé e mi fece capire che forse quella serata valeva la pena del vestito non comodo...
Intenso. Bello.
"Vuoi salire?" pensavo...
mentre deglutivo il rosso fermo e lui parlava del suo garage...

3 commenti:

  1. I vestiti graziosi... per quanto scomodi, fanno sempre effetto.
    Certo che se "ti" avesse baciata sulla fronte tutte le mie teorie sarebbero andate a bagno...

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  2. Dan ;) teorizzi sull'effetto di abitini succinti?
    Trattasi di inghippo puramente letterario ma non escludo possibili, futuri riferimenti autobiografici ;)

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  3. Teorizzo ma parlo per esperienza ;)
    L'inghipo letterario ha forti riferimenti futuri autobiografici...
    Almeno fai finire bene la storia, allora!

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