venerdì 16 marzo 2012

Sei così bello.

Ci sono io.
Nel nostro letto.
Ho chiuso gli occhi solo un istante brevissimo ma devo essermi addormentata.
Al solito.
Mi sveglio e tu stai suonando. Piano. Dolce.
Ti amo.
Mi alzo e cammino lenta verso di te.
Ti arrivo alle spalle.
Ti bacio il collo e tu vorresti abbracciarmi ma poso la mia mano sulla tua:
"Ti prego, continua."
Sorridi.
Sorridi con quel sorriso che ogni volta mi spalanca il cuore.
Sei così bello.
Mi sdraio sul nostro divano e ti guardo.
Ti ascolto.
Tieni la testa bassa e mi guardi di rimando.
Sei così bello, penso ancora.
Passo una mano tra i capelli e tu sorridi ed annuisci.
Sì, la frangia, lo so, me la sono tagliata stamattina, da sola, perché volevo sentirmi diversa in un modo che conoscevo già, per sentirmi bella, per sentirti dire che sono bella.
Suoni ancora.
Amo questi momenti. Solo nostri. Tuoi. Miei.
Quando vieni assorbito completamente da ciò che fai e godi, perché si vede che soffri, che patisci ma godi nel premere ogni singolo tasto.
Si vede e si sente.
Eccome se si sente.
Ed io vengo trascinata da questo ciclone di passione del quale sei il, bellissimo, occhio.
Non oppongo certo resistenza.
Mi lascio cadere placida in questo distillato d'emozione.
Ti amo.
Ti ho amato da subito.
Da ancor prima, forse.
Sì da prima.
Da prima che me lo dicessi tu quel giorno inaspettato.
Da prima che te lo dicessi io, mentre dormivi, a casa mia.
Da prima ancora di sapere chi fossi.
Ti amo.
Con tutta me stessa.
Dal più profondo.
Ti amo.
Continui a suonare.
Suoni ancora.
Ancora.
Chiudo gli occhi, solo un istante, un istante brevissimo.

Ci sono io.
Nel mio letto.





era questa.

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