lunedì 6 febbraio 2012


Tutte le volte che mi bacia ha un odore diverso.
A volte i suoi baci sanno di gesso.
A volte di cera.
A volte di tempera ad olio.
Spesso di diluente.
I più passionali sanno di fusaggine.
Casa nostra non è grande, ma nemmeno piccola.
E' giusta.
E c'è sempre qualcuno con noi.
E' il nostro bello.
Poi ci sono quei momenti, la sera, dopo cena, quando metto sul fuoco il bollitore
e lui prepara le tazze, la mia, quella rosa con la scritta "Dream" e la sua con una frase di uno dei suoi film che scordo sempre...
Mentre aspettiamo che il tè si freddi ci abbracciamo, ci raccontiamo, ci baciamo...
E il più delle volte le tazze rimangono mezze piene e gelide.
L'altra sera è stata bellissima.
Io ero presa dalle mie cose e arriva lui con uno sguardo che si vedeva brillare anche da lontano.
Mi abbraccia, mi bacia e mi dice:
"vieni a vedere"
Ed io lo seguo, e nel nostro salotto aveva esposto sei tele dipinte.
Dei volti.
Scavati. Intimi. Personali. Sconosciuti forse.
Bellissimi.
Si rigirava le mani in mano, soddisfatto e felice del proprio lavoro ma in attesa di qualche mia parola.
I miei occhi incollati su quelle tele, io tesa in quel momento solo nostro.
Lui dipendeva da me come io da lui.
Mi sono sentita come drogata da quell'attimo di condivisione.
L'ho sentito scorrermi nelle vene.
Quindi l'ho guardato e gli sono saltata in braccio dicendogli che era bravissimo, e che i suoi quadri erano bellissimi. Veramente bellissimi.
E' lì che ho capito che lo amavo, che non ero solo innamorata di lui ma che lo amavo proprio.
Come se io col mio quasi metro e ottanta, fossi troppo piccola per contenere tutto il sentimento, tutta l'emozione, tutto quel senso di vita che lui tirava fuori, faceva crescere in me.

http://www.youtube.com/watch?v=jZkIhV58_qc

1 commento: