mercoledì 15 febbraio 2012

Ognuno sta solo sul

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole
ed è subito sera

Così diceva Quasimodo, e alle elementari, la prima volta che lessi questa poesia, ero convinta che a scriverla fosse stato indiscutibilmente il Gobbo di Notre Dame...

Oggi mi è capitata subdolamente sotto agl' occhi, e in questi giorni di esilio dal mondo, mi ha fatto sorridere perché dopo averla letta, la "me" che con occhi ammezzati apprezza il valore di ogni poetico significato s'è data all'ippica insieme alla "me" modaiola che sta attenta alle scarpe, ed il cinico involucro coi capelli strani che è rimasto a casa tra strati di lenzuola e coperte ha guardato con tragicomico volto queste belle parole, pensando...

Ognuno sta solo suo cuor cul della terra...




































E' un po' così che mi sento, sul culo della terra, sul culo della vita...
e per culo sto qui, perché potrebbe andar peggio...
Ma alla fine se la terra, se la vita sono donne, il culo è il palcoscenico su cui punta un gran riflettore.
Quindi mi godo il lato B degl'eventi, mentre mi finisco gl'occhi tra i tutorial.
Non ho fretta, aspetto ma non m'aspetto niente.
Ed è la svolta.
O meglio, è la prima volta che non m'aspetto niente.
E sto bene, vivo bene.
C'è da dire che da qui, il panorama almeno è bellissimo.

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