lunedì 21 febbraio 2011

Ecco cosa accade a non ricevere il bacio della buonanotte...


























C'ero io, intenta a mettere in salvo tutti i passanti per la piazzetta davanti casa.
Non casa mia questa.
Quella in campagna, nel paesino.
Quella con la facciata gialla e la fontana incassata nel muro.
Insomma io stavo lì al cancello e facevo entrare persone che poi si radunavano in giardino ed in casa.
Poi arrivi tu, con qualche amico di quelli simpatici, resi seri dall'imminente pericolo.
E mi chiedi se è casa mia, se potete entrare ed io annuisco doppiamente.
Poi mi prendi da parte perché sai che siamo noi a dover fare qualcosa.
E in quel momento, il pericolo, il male, si presenta di fronte a noi, sotto forma di una bellissima e terrificante lince.
Io tremo, impallidisco, sudo freddo tutto in un istante.
Tu lo stesso ma mi afferri la mano e mi dici che dobbiamo camminare, dobbiamo farla uscire.
E così facciamo, e scappiamo nel viale del bosco ed il pericolo sembra già lontano.
Finché non rispunta scattante da una siepe.
Ci voltiamo lenti e acceleriamo il passo, ma lei è più veloce.
Mi volto e la vedo saltarmi addosso.
Cado a terra e la bellissima bestia passa il muso sul mio collo nudo.
Tu ti fermi, impietrito.
Intanto questo felino indugia a sbranarmi, gioca coi miei capelli...
Ed io ti dico che ti voglio bene, che te ne ho voluto da subito, da prima di conoscerti meglio.
E tu mi dici che non vuoi ascoltarmi, che non è il momento per certi discorsi.
Allora rimango scornata in punto di morte, pensando a come scacciare la bestiola.
E vedo una donna, scostante, antipatica, atta a sciacquare dei piatti in quel che ha tutta l'aria di essere un lavandino in granito da campeggio.
Mi ha vista e continua a sciacquare.
Non muove un passo, non piega ciglio.
Tu con un umido stratagemma distrai l'animale.
Ed io lo indirizzo verso la donna.
Ce ne andiamo.
Mi batte forte il cuore.
Anche a te.

Poi mi sveglio.
E capisco.

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