lunedì 8 aprile 2013

Se fossi nata nel 23


Avrei avuto i capelli scuri e mossi, la vita stretta e le ciglia lunghe.
Avrei lavorato fin da giovane, confezionando tailleur e pellicce per la Firenze bene.
Mi sarei cucita i vestiti da sola.
Avrei imparato a cucinare molto presto e molto bene.
Avrei portato scarpe basse ed avrei avuto una bicicletta.
Avrei letto quanto più potevo ed avrei letto per mia sorella.
Avrei scritto poesie nelle carte di caramella.
Avrei scritto senza rime.
Avrei conosciuto un ragazzo alla fermata della corriera.
L'avrei trovato bello ed oltremodo ardito.
Mi avrebbe corteggiata con galante ostinazione.
Avrei abilmente, amabilmente rifiutato.
Mi avrebbe dato un bacio prima di partire per il fronte.
Avrei atteso.
Avrebbe sperato.
Avrei spedito cento e cento e cento lettere. Tre cartoline. Un paio di fotografie.
Avrei sofferto un po' la fame.
Avrei avuto un po' paura.

Avrei.

Avrei gioito del suo ritorno.
Gli avrei tenute strette le mani sempre.
Avrei detto sì, lo voglio.
E poi due figlie, un cane e qualche gatto.

Se fossi nata nel 23, come mia nonna, adesso avrei novant'anni e ricorderei poco e niente di quel che non mi importa, vedrei le mie nipoti sempre deperite ed avrei sempre il giusto aneddoto dolceamaro da tirar fuori quando due lacrime sincere si devono versare e non si sa da dove cominciare.





























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