lunedì 30 aprile 2012

Conati

Forse sono immersa nei succhi gastrici della vita.
Forse sono stronza indigesta ed è giunto tutto insieme il momento di tirarlo fuori.
Forse dovrei mettere meno in discussione ciò che penso con tutti questi forse.

Io somatizzo.
Ed è tutto il giorno che ho una gran bella voglia di vomitare.
Ho così voglia di vomitare che persino la parola "vomitare" mi accresce il senso di nausea.
Già. La nausea.
Sono nauseata.
Dal cibo.
Dalla volgarità che mi circonda.
Dall'ingenuità.
Dalla stupidità.
Dall'idiozia.
Dall'opulenza.
Dal minimalismo.
Dall'eccesso.
Dalla frenesia.
Da questo costante bisogno di mettere tutto in mostra.
Dalla superficialità.
Dalle persone.

Devo riprendere a respirare altrime...

Vomito.

Guardo il fondo del cesso che torna bianco di una ceramica perfetta.
Ricorda il riflusso marino.

Mi gira la testa, ma non riesco a smettere di vedermi da fuori come una Curtney Love d'altri tempi.
Fatta fino al midollo e abituata ai conati del mattino dopo.

Sono disgustata.
Ma ho anche fame.

Fame di intelligenza.
Di dialoghi che mi lascino stupita e non sconcertata.
Di qualcuno che mi insegni qualcosa che voglia imparare
o qualcosa che non sapevo di voler sapere.
Di persone che giudichino senza celarsi dietro falso perbenismo.
Di chi non fa citazioni improprie.
Di qualcuno che possa stimare.
Di qualcuno che non mi faccia sentire la noia.
O la nausea.

Eccolo:

Lo specchio.


venerdì 13 aprile 2012

veNERDì

è il giorno della cena fuori, di un film straclassico e della partita a scacchi che se finisce male guardiamo il sequel ma se finisce bene ti faccio vedere il mio costume da wonder woman e mi dici se il blu è quello giusto...

martedì 3 aprile 2012

NeverEnded


"Tu non hai capito.
Anche se siamo lontani, lontanissimi forse..
Lui ed io siamo nostri.
Nostri fino al midollo.
E importa molto poco che tu non riesca a vederlo.

Anche se siamo lontanissimi. "

Crash

"Eccolo qui, mi dica, si può riparare?"

"E' un bel disastro... vediamo cosa posso fare.
Un po' di colla qui...
E qui...
Anche qui...
Questo pezzo sopra...
Questo più a sinistra...
Ci siamo quasi...
Ok... ora mi servono le pinzette che sono rimasti i pezzetti piccoli.
Ecco... sì... ancora uno...
Trattenga il respiro...


Fatto.
Come nuovo.
Più o meno."


"Ecco. Adesso, per cortesia, me lo cambi...
Perché è vero, non lo volevo bello, lo volevo incredibile.
Migliore tra il miglior cristallo Swarovski, di Boemia.
Più sensibile del vetro soffiato.
Più Trasparente.
Stupefacente come la più raffinata composizione di Murano.
Il top di gamma.
E l'ho avuto.

E' così.
E' perfettamente ciò che chiesi.
Ma è troppo.
Troppo fragile.
Mi aiuti, me ne dia uno che non si rompa.
Può farlo?"

"Ne ho uno che feci con uno stampo rifacendomi proprio al suo modello.
Sembra lo stesso.
Sembra però.
Perché, in fondo, è di plastica."

"Lei cosa ne pensa?
Mi starà giudicando una persona orribile..."

"No, io non penso niente, le dico solo le cose come stanno:
il prezzo per un cuore che non si infranga è un cuore di plastica."