mercoledì 21 luglio 2010

Sola Loquor

Ore cinque e quarantaquattro.
Il mio corpo è posseduto da bollori estremi; boccheggio. L'inutilità del ventilatore.
La mia anima è attanagliata da un'imprecisata ansia.
Del mio sonno, nessuna traccia.
Ho bevuto un po' d'acqua che non era fresca affatto ma già l'azione del bere mi ha tolta da quella fase di torpore privo di senso e, certamente, di produttività inutile.
Sapevo che accendendo il computer, le mie speranze di dormire si sarebbero ridotte esponenzialmente, quindi ho disegnato. Fino alle quattro.
Poi mi si è stancata la mano, ho pulito il viso come nemmeno la mia estetista è solita fare, ho dato lo smalto, ho bevuto ancora ed in fine, presa dalla rassegnazione e retta dallo sconforto sicuro, ho tirato pigramente su lo schermo dell' amMaccato ed ho premuto il piccolo tasto in alto a destra.
Prima di cominciare a scrivere, mi era venuta un'idea: cambiare la grafica del blog.
Era una cosa che sapevo fare bene a quindici anni. Avevo un bel libretto dal titolo stringato "html" e Dio solo sa quante ore ho passato a cambiare layout, sfondi o effetti speciali sui miei vecchi blog... che poi un terzo delle cose che facevo, potevo ottenerle con un comando prestabilito... ma mica era divertente allo stesso modo!
L'era del bloggaggio estetico compulsivo è finita qualche anno fa ed ora, pensare alla grafica del mio blog scrauso, è un'attività che mi diverte solo in teoria.
Una cosa del tipo "sarebbe bello che lo sfondo fosse....e che nella colonna a destra si vedesse...e che la scritta sul banner ricordasse...." "si però che palle..." ecco.
Insomma, ho dato un'occhiata rapida alle nuove e standardissimamente elaborate opzioni che blogger offre e poi ho puntualmente rimandato a data da destinarsi....
Però ho fatto un'altra cosa, una cosa che mi ero ripromessa di non fare senza almeno averci pensato un minimo sindacale... ho navigato per i Blog.
Sì, sono caduta e per l'ennesima volta, nel tranello de "Blog successivo" che si muove su criteri simil-casuali.... per cui ho visto una decina di spazi dedicati ad acquerelli e progetti handmade, qualche angolo dedicato alla critica politica ma più in generale alla critica facile su ogni singola cosa, dal caso Verdini a Gemma del Sud per intendersi...e prima di incappare in una serie infinita di blog votati allo spirito cattolico che dovrebbe essere dentro di noi più delle molecole d'accadueò, il cimitero. Già. Il cimitero degli scrittori. Gli scrittori in erba, quelli che hanno ottantasette gigabyte di hardisk esterno riempiti solo e soltanto di racconti, ordinati, ed impaginati con doppia interlinea.
Il mio insigificante giudizio?
Troppi.
E comunque " da che pulpito vien la predica..." so di essere un tassello di questo sistema privo di meritocrazia che ha come unico scopo quello di impestare il web con combinazioni diverse di lettere. Non sono ipocrita. Mi limito a prendere atto, ad ottenere consapevolezza di me.
Chissà cosa mi consiglierebbero il mio Friedrich, od il mio Immanuel....
Di scovare l'essenza dell'oltreBlog? di intuire il sublime bloggaggio aprioristicamente?
Ecco, non è arrivato Morfeo ma il Delirio non s'è fatto attendere più di tanto...
Per chiudere direi che, una volta pubblicato questo soliloquio mattutino ( sei e undici AntiMeridian) riprenderò in mano la noiosa grafica.
Ed anche, appena sarò tornata dalla Spagnolissima Barcellona, vedrò di inchiodarmi allo scanner e scannerizzare lo sketchbook estivo che già si sta riempiendo, merito di molteplici fonti ispiratrici. Effettivamente vengo preventivamente colta da malessere al pensiero di dover scannerizzare tutto. Ecco, sarebbe tanto bello e comodo avele l'Ipad con SketchBookPro...
sì...sarebbe proprio un bel risparmio d'alberi trinciati e fatti a fette...
Chissà se buttandola sul piano ecologico, i miei vecchi non mi sponsorizzino l'acquisto...
muahahahah.
Vabè. Anche basta. La mattina è alle porte, gli uccellini già cinquettano e qui c'è un blog che ha bisogno del mio intervento....

martedì 13 luglio 2010

Maieutico Dialogo.

" tu mi dici che non dovrei fare caso alla sua caratteristica bellezza, ai suoi muscoli definiti, al suo sguardo intrigante perchè facenti parti di un complesso estetico destinato al solo deperimento causa tempo e che dovrei invece dedicarmi ad altri uomini, tipo te, a casual esempio, più acuti per sensibilità e con una cultura letteraria più ampia...giusto?"

" esattamente!"

" ma la sensibilità non è forse la capacità di attingere intuitivamente alla sfera di istinti, emozioni, appetiti e sensazioni proprie ed altui?"

"certamente!"

" e questa capacità, sebbene innata nell'essere umano, non fosse particolarmente spiccata in un individuo, non è logicamente presumibile, nonché altamente probabile che acuisca con il passare del tempo e l'esposizione attivo-passiva ad un maggior numero di episodi emotivamente significativi?"

"sì, è così"

" e per quanto riguarda il sapere letterario, non è forse qualcosa di acquisibile attraverso l'esperienza?"

"assolutamente"

"bene, dunque per quale ragionevole motivazione dovrei rinunciare a qualità meritevoli di cui potrò godere soltanto per un tempo prossimo e ristretto, a favore di altre che non tendono a deperire ma accrescono nel tempo? per essere comunque appagata, non basterà forse, soltanto la mia dedita attesa paziente?"

"suppongo di sì..."

"vedo che siamo d'accordo!"

"eh sì..."

"giunti a questa conclusione, il tuo congedo ha tutta la mia approvazione."

giovedì 8 luglio 2010

Scheletro

La sublime purezza dell'idea di me.
La massima perfezione concreta.
La sintesi di ciò che dovrei e vorrei essere.
E' qui, posso toccarla, la sento scorrendo piano le dita sulla mia pelle.
Qui nelle braccia, qui nel torace, nel volto, nelle mie mani.
Ovunque dentro di me.
Da quando me ne sono resa conto, da quando ho capito che il mio era un cammino straziante votato al fine più puro e perfetto possibile, vivo qui, in una parte piccola di me, come in trans per non ascoltare le voci sbagliate e vane che tentano di dissuadermi, di riportarmi all'orrido, schifoso, insano mondo di cui fanno parte.
Già, vivo qui, in questa parte piccola di me, ed attendo che la Perfezione prenda possesso di tutta me stessa.