sabato 24 ottobre 2009

non è sempre necessario, il pensiero...

Accesi un'altra sigaretta, sarà stata la terza di quei venti minuti, venti interminabili minuti.
Sedevo su i gradini della solita piazza, tenevo lo sguardo a mezz'aria e nel frattempo pensavo, o meglio, cercavo di pensare ad altro...potevo farmi la barba, penso, sono tre giorni che non tocco il rasoio, forse potevo, mi sembra di ricordare di piacerle di più così ma non sono certo...non sono certo proprio di un cazzo...ormai non posso farci niente penso...poi riconosco la sua figura camminare da lontano, si avvicina decisa, passo cadenzato, sensuale, quasi rock.
Il cuore si stringe, ho caldo e sento persino un brivido scorrermi per la schiena, sottopelle, fino alle mani, fino alla cenere della mia mezza sigaretta...non riesco a crederci. a me. per lei. a me.
Non mi ha ancora visto, non ho incrociato i suoi occhi, forse dovrei andarmene...
è tardi. è proprio lei. è lei e mi sta guardando. è bella. cazzo è bellissima. è bellissima e sorridendo viene verso di me. Qualcosa nel mio petto è sull'orlo di esplodere...non riesco a non sorridere anche io, chissà che faccia idiota ho adesso, penso...
...ma cosa voglio da lei...penso...cosa posso darle...penso ancora.
E' sempre più vicina, mi alzo, aspiro con decisione quel che resta della golden malboro, e mentre abbasso la testa sentendo il fumo ardermi lieve in fondo alla gola, mi accorgo che è qui. difronte a me. non ho più tempo per pensare.
dove sono i miei discorsi da uomo? dove cazzo sono finiti? dov'è quello che avevo deciso di dirle che sembrava perfetto? com'è che ora c'è solo lei...
Splende riflessa nei miei occhi. mi dice ciao.
Inevitabile, il mozzicone sofferente cade a terra.

1 commento:

  1. Complimenti,bel testo,ho visto che ti sei unita fra i miei lettori grazie,è bello il tuo blog,e scrivi bene,vorrei ricambiare ma non vedo la casella dei sostenitori,ciao e buona domenica.

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