martedì 27 novembre 2012

L'amore ai tempi di Android


































Sta tutto chiuso lì.
In un miracolo di tecnica e concetto.
Un centinaio di grammi fragili e complessi.
Un amore odio costante e morboso.
Un bisogno. Inventato.
Lo dimentico.
Spesso.
Eppure la sera, quando vado a letto, diventa scrigno di pensieri inespressi, desideri percepiti e non formulati, diventa il nesso tra i sogni fatti anche prima di dormire e la vita vera, a forma di vita.
Una scatola porta svolte, con un tasto.
È tutto lì, nel messaggio che vorrei aspettare di leggere, nel momento in cui mi sveglio per il suono acuto e che mi accorgo che mi ha balenato il cuore per un'info della Tim.
È tutto lì, nel gesto e nel luogo, nel tenerlo acceso la notte, accanto al letto, sul comodino o anche proprio in mano, stretto come si stringe un sogno.
È il "potrebbe" che ti inchioda.
Il salva in bozze, la maledizione.
L'attesa di un indefinito e preciso qualcosa che cambierebbe tutto.
Potrei scriverti io.
Vorrei mi scrivessi tu.
Dovrei spegnere e dormire.
Ti penso sempre.
Me lo dimentico spesso.

Cazzo la batteria.




giovedì 15 novembre 2012

Notizie dal fronte

Ho aperto un altro blog, uno serio, senza racconti, senza siparietti, con autobio tendente a zero.
Un esperimento per vedere che effetto faccia una piattaforma "professionale" seppure ad uso personale.
Mh.
Ho riscontrato subito dei problemi che sono i seguenti:
1) aggeggiare (noto termine tecnico specificatamente in ambito informatico) su wordpress è la seconda più diffusa origine di emicranie dopo le fidanzate ufficiali.

2) sono così assorbita dalle esercitazioni che devo portare a compimento da non riuscire a mantenere una sintassi accettabile per più di sette righe.

avere fatica sonno dormire anche, io. )3


Ergo procrastinerò, almeno finché non mi sarò abituata a questo ritmo nuovo.

Questa settimana ho capito che aver letto topolino da piccola è stato utile per storia ma lesivo per fisica perché per me Archimede è Pitagorico e ha sembianze paperiformi.
I caratteri tipografici possono essere freddi e passionali.
Se mangi il dolcino al miele poi ti ritrovi il miele in ogni dove.
L'amore per gli amici è bello come la neve per Natale, ammesso che ti ricordi di avere degl'amici tra un kirigami e l'altro.
E  "sei la mia più bella domanda senza risposta" è la frase più bella (e sì ruffiana forse ma comunque bella) che mi abbiano mai detto.



sabato 10 novembre 2012

Buon Compleanno

"che nome complicato signorina"
"che vuol che le dica, un nome semplice non sta bene ad una persona che semplice non è."
"lo prenderebbe un caffè con me?"
"non penso proprio, è già tanto che abbia ignorato l'accordo tra lei e la mia amica, di modo che lei oggi abbia saputo esattamente a quale ora e dove aspettarmi."
"ma cosa sta insi.."
"oh lasci stare, vi ho visti parlare lo scorso giovedì e poi Flora non è certo abile nel mantenere quel certo tipo di confidenza... anzi, a dire il vero, nessun genere di confidenza."
"allora mi faccia rimediare, si faccia offrire questo caffè"
"mi piacerebbe ma è arrivata la corriera, arrivederci singnor?"
"Franco, mi chiami Franco, ma ha detto che le piacerebbe? Le piacerebbe davvero?"
Le porte della corriera si chiusero, lei prese posto vicino al finestrino, si accomodò il cappello e lanciò un'occhiata nascosta dai boccoli bruni al ragazzo ancora lì alla fermata.

La corriera partì.
Il resto complicato e strano come i loro nomi scritti per intero.

Poi lei rimase sola, col peso di un vuoto lungo una vita.

Ogni giorno è ricordo
ogni giorno è memoria.
Ogni giorno è un giorno in più che c'è
e un in più che manca.
Eppure lei è sempre lì.
Con gli occhi grandi e scuri, i boccoli un po' più crespi, un po' più bianchi.
Sempre lì con una parola dolce ed un appunto burbero.
Sempre lì che in realtà è qui.
Qui che ogni pranzo è l'occasione per gli aneddoti dei tempi di guerra,
che ogni viso triste per il mal d'amore lei sa che vuol dire e ti sa spiegare.
Qui pronta a recensire i miei disegni, i miei racconti, il test che se non li capisce va rifatto tutto.
La donna che mi tiene stretta sempre e riempie casa con l'odore di vaniglia.
La nonna che ha creduto in me in momenti in cui nessuno mai, nemmeno io, su me avrei scommesso niente.

Ottantanove anni a testa alta, umile e orgogliosa, al posto di comando di una famiglia storta e un po' ammaccata ma sempre unita fino in fondo, che suona bene e fa anche un po' paura.

Buon Compleanno Nonna.
Sono contenta che tu sia una donna d'altri tempi e che mi abbia insegnato tutto ciò che so di uomini e cucina, sono contenta che tu abbia gusti d'altri tempi che piacciano anche a me che in questi tempi sto ma che alla fine non mi piacciono poi tanto. Sono contenta tu sia una donna d'altri tempi e che tu abbia passato intere ore a raccontarmi un mondo in cui si faceva in bicicletta una città per dirsi "ciao" e "ti voglio bene". Sono contenta che tu venga da quel tempo in cui insegnavano ad aspettare, in cui tutto aveva un proprio tempo, come il ciambellone, che non puoi inventarti quante uova servono o per quanto deve stare in forno perché poi sennò è tutto da buttare.
Ti amo tanto.

e sono anche contenta che tu mi abbia chiesto cos'è facebook e dove sta, ed anche la email, il cui concetto t'è piaciuto tanto. Col cordless ormai ho perso le speranze ma magari prima o poi dirai anche "scottex"
















mercoledì 7 novembre 2012

L'ultima notte al mondo

Ogni tanto mi capita di pensare ad amene assurdità:
cosa farei se fossi una rockstar, se vincessi l'enalotto, se potessi leggere nel pensiero, se i Maya avessero ragione...
Se i Maya avessero ragione.
Se il mondo finisse sul serio, se ci credessi davvero, penso non cambierebbe niente.
Penso che mi piacerebbe lo stesso imparare a fare le curve precise su illustrator, mi piacerebbe lo stesso finire i progetti complessi che ho in corso, mi piacerebbe lo stesso guardare le tele bianche intatte e immaginare cosa ci dipingerò quando avrò imparato a dipingere, e poi, fondamentalmente, la cosa che ci terrei più a fare sarebbe correre da te, rallentando prima di girare l'angolo, ti arriverei di fronte e tu penseresti che non ha senso che sia lì, che nemmeno ci pensavi e nel mentre ti stupisci della mia presenza ti darei il bacio che ti volevo dare l'ultima volta. Dalla prima volta.

"Sei la fine del mondo."

sabato 3 novembre 2012

Breve presa di coscienza

Ci sono eventi che ricavano il proprio valore grazie alla loro speciale unicità:
il natale,
il compleanno,
una mattina in cui non ti odio.